Per Ricette per i libri, oggi, propongo una piccola deviazione: vi preparo una torta-giraffa per un lettorie-giraffa. State a sentire…
Domande e domande
Ci sono domande sul senso della vita e poi ci sono quelle che mi faccio periodicamente, che esattamente come le prime, non hanno risposta: per esempio, perché di qualcosa che si manifesta in maniera irregolare si dice “a macchia di leopardo” e non “a macchia di giraffa” o, che ne so, “a macchia di mucca”, di dalmata, di zebra e via dicendo?
Mentre preparavo una torta per la colazione, ieri, pensavo proprio a questa faccenda. Ho provato a indagare, ma non ho trovato alcun riscontro. Non credo esista una vera ragione.
Ma indaga che ti indaga, ho scoperto di essere una persona-giraffa. E un lettore-giraffa. Cosa vuole dire? Continuate a leggere.
Una persona-giraffa e un lettore-giraffa
La giraffa ha il cuore lontano dai pensieri. Si è innamorata ieri e ancora non lo sa.
STEFANO BENNI
Avete mai pensato a come il cuore della giraffa riesca a pompare il sangue al cervello, considerato il fatto che cuore e cervello (a causa del lunghissimo collo) sono così distanti?
Non vi sto ad annoiare, ma pare che il sistema cardio-circolatorio della giraffa sia qualcosa di incredibile e magico. Permette a cuore e cervello di essere lontani ma vicini.
Altre curiosità bellissime:
- dorme in piedi, ma ogni tanto si accoccola, anche se per proteggersi dai predatori fa pisolini brevissimi (di circa 6 minuti, per un totale di 30 minuti al giorno);
- i neonati di giraffa al momento della nascita precipitano da circa un metro e mezzo dal corpo della loro madre;
- le femmine di giraffa vanno a dare alla luce i loro piccoli nel luogo in cui loro stesse sono nate (che magia)
- preferiscono scappare quando vengono attaccate, ma volendo, con una sola zampata potrebbero uccidere addirittura un leone
E’ ovvio che sono una persona-giraffa:
- ho cuore e cervello parecchio distanti e quando succede qualcosa che il mio cuore capisce, il mio cervello ci arriva dopo giorni;
- dormo poco e il sonno mi ha da sempre lasciato basita per il fatto di rendermi vulnerabile al mondo;
- se vengo attaccata preferisco scappare, ma se mi arrabbio so essere piuttosto crudele.
E tu sei un lettore-giraffa come me?
Essere un lettore-giraffa è diretta conseguenza.
Il lettore-giraffa:
- ha cuore e cervello distanti, sceglie i libri o sull’onda emotiva o per imparare: prima o poi le due cose si incontrano, ma succede sempre con una certa lentezza;
- legge poco in pubblico, preferisce l’intimità della sua stanza, perché leggere lo distrae dal mondo rendendolo vulnerabile;
- accetta tutti i lettori e legge tutto, ma ha i suoi punti fermi che sono intoccabili e se qualcuno critica i suoi romanzi preferiti diventa aggressivo come un leone.
Vi ritrovate?
E gli altri lettori?
Va da sé che se esiste il lettore-giraffa, esistono anche molti altri lettori. Seguendo la logica delle macchie, ne ho identificati altri 2: il lettore-leopardo e lettore-zebra:
Il lettore-leopardo:
- balza da una lettura all’altra, anche contemporaneamente, con eleganza e abilità, nuotando tra generi con maestria innata;
- è forte e autorevole, la sua opinioni sui libri conta e lo sa;
- non si mette in discussione: i suoi gusti in fatto di lettura sono unici e valgono molto più di quelli altrui. E non serve che lo dica: basta lo sguardo.
Il lettore-zebra:
- ha il corpo nero con strisce bianche, non viceversa: guai a confondere le letture che preferisce;
- spesso fa “lo stupido per non andare in guerra” quando, in fatto di pareri su uno stesso romanzo, fa credere di aver ascoltato con attenzione l’opinione altrui: in realtà, pensava a tutt’altro;
- ne sa più di tutti, la sua preparazione supera di gran lunga quella del leopardo e di chiunque altro, ma perché sprecare tempo a dimostrarlo e, soprattutto, perché mai condividerlo?
Ricetta della ciambella-giraffa per i lettori-giraffa
E come dicevo, oggi ci meritiamo tutti una ciambella giraffa…
Questa torta giraffa fa fare wow a tutti, pur essendo davvero facile da preparare. Ecco quello che c’è da sapere per realizzarla.
Ingredienti
- 3 uova
- 180 g zucchero
- 320 g farina
- 120 ml di olio di semi
- 120 ml di latte intero
- 1 bustina di lievito per dolci
- cacao amaro
Prima di procedere:
- Per prima cosa, dividete tutti gli ingredienti a metà: separate albumi da tuorli e tutto il resto dividetelo per 2 (dobbiamo creare due impasti, uno di albumi, uno di tuorli
Procedimento impasto albumi (bianco)
- Montate gli albumi con 80 g di zucchero (deve venire un composto spumoso)
- Unite a filo 60 ml di latte e 60 ml di olio e montate ancora
- Versate 160 g di farina (a cui avete unito mezza bustina di lievito) e montate a velocità più bassa
- lasciate da parte
Procedimento impasto tuorli (giallo)
- Montate i tuorli con 80 g di zucchero (deve venire un composto spumoso, ma lo sarà meno di quello precedente)
- Unite a filo 60 ml di latte e 60 ml di olio e montate ancora
- Versate 160 g di farina (a cui avete unito mezza bustina di lievito) e montate a velocità più bassa
- Lasciate da parte
Composizione
- Prendete uno stampo (io ho usato lo stampo a ciambella in silicone che consiglio)
- Versate con un cucchiaio un primo strato di impasto bianco
- Coprite con abbondante spolverata di cacao amaro
- Versate sopra con un cucchiaio un secondo strato di impasto giallo
- Coprite con abbondante spolverata di cacao amaro
- Procedete così fino a fine impasto
- Informate a forno caldo a 189 °C per circa 40 minuti
- Fate raffreddare
- Mangiate: è buonissima e bellissima!
E tu, che lettore sei?
E voi che lettori siete? E restando in ambito “macchie animali”, mi suggerite altri generi di lettori? Buona settimana amici, per leggere altre Ricette per i libri, cliccate QUI