Amore mio, posso tenerti con me? Ieri sera, dopo aver portato Celeste addormentata a letto, mi sono stesa accanto a lei e l’ho annusata tutta: ha quel profumo buono, di noccioline tostate, un profumo che vorrei raccogliere in un barattolo e poter sentire all’occorrenza, per sempre.

Posso tenerti con me?

Come nel film Casper, quando il fantasmino si accoccola vicino a Kate mentre lei dorme già, e le sussurra “Posso tenerti con me?“, gliel’ho sussurrato anche io , come faccio sempre quando non mi sente, come fosse un piccolo incantesimo per poterla tenere davvero con me per sempre.

Ho pensato allora, tra il sonno e la veglia, con quel nodo allo stomaco che è gioia ma è anche malinconia, che

il tempo è come un popcorn, gli istanti più belli della nostra vita sono semini gialli che scoppiettano e sbocciano, profumati e perfetti, e per quanto riusciamo ad assaporarli con gusto, per quanto alcuni siano più gustosi, o il sapore di alcuni resti più a lungo… a un certo punto tutto finisce.

Resta il ricordo, la memoria, inafferrabile come una visione, come fosse stato tutto solo un sogno.

Nonostante tutto, continuo a ripeterlo anche nella mia mente, quando la guardo, “Posso tenerti con me?“, come fosse davvero un incantesimo. E quanto vorrei esistesse un modo per fermare, non il tempo, ma gli istanti di vita….

Quanto sarebbe bello poterli trattenere e rivivere davvero all’occorrenza? Chiuderli in barattolini e tenerli appesi all’albero della vita, raccoglierli come frutti maturi e riassaporarli di nuovo, ancora, ancora e ancora?

posso tenerti con me

Re-stare nell’istante

“Ci sono luoghi del passato che crediamo di aver scordato. Altri che sono fissi nella nostra memoria, ma che non rivelano la loro importanza fino a quando non ci torniamo”

da “LA SPIRALE DEL TEMPO”

Tempo fa, tornando dopo anni a casa di una mia zia, mi sono ritrovata a entrare nella camera di mia cugina. Non avevo più pensato a quella stanza, ma quando ci sono entrata i ricordi mi sono piovuti in testa, vividi come fossero del giorno precedente. Sono scoppiata a piangere.

In quella stanza, in qualche modo, erano racchiusi istanti della mia vita, entrarci è stato come fare un viaggio nel tempo. Ho pianto, ma non è stato doloroso, è stato nostalgico… era una dolce malinconia.

E’ li che ho iniziato a pensare che non avrei voluto riavvolgere il tempo, non vorrei poterlo percorrere avanti o indietro. Vorrei poter avere la possibilità di rivivere certi attimi, nello stesso modo in cui sono accaduti, senza cambiarli, non tornando indietro, ma restando nell’istante. Re-stare, proprio nel senso etimologico di stare di nuovo.

Re-stare ha un significato importante nel concetto di tempo. Ha a che fare con quel “posso tenerti con me” che ripeto nella mia testa all’infinito. E lo ripeto per Cele… ma quanti sono gli attimi della mia vita che avrei voluto tenere con me, come un sacchetto di biglie in borsa?

Certi attimi potrebbero diventare eterni davvero, se così fosse…

La vita… con i se e con i ma

Il bello dell’essere uno scrittore è che puoi fare quello che in mille ti dicono che non puoi: a quanti di noi, hanno ripetuto all’infinito che “la vita non si fa con i se e con i ma“?

Be, io sono uno scrittore e posso. Posso riscrivere la vita con i se e con i ma

E a proposito di tempo, ecco un piccolo spoiler del libro mio e di Gabri, “La spirale del tempo“, che uscirà il 25 gennaio: abbiamo riscritto la vita come se esistesse un albero che genera istanti di tempo, battiti di vita perfetti.

Quest’isola ha un cuore pulsante, l’Albero del Tempo, un albero sacro che non ha niente a che fare con lo scandire di secondi, minuti e ore. L’Albero del Tempo genera istanti perfetti, palpiti che riguardano la vita di tutti. Non si tratta solo di momenti, definirli così sarebbe riduttivo. L’Albero del Tempo batte l’intensità di un istante e lo ferma nel tempo: azioni, parole ed emozioni che durano una frazione di tempo non quantificabile, ma la cui percezione si contrae o si dilata a dismisura. Ecco cosa accade ogni anno durante la festa dell’Albero del Tempo, questa meravigliosa creatura genera frutti che contengono battiti di vita

da LA SPIRALE DEL TEMPO

Vorrei che esistesse davvero, ma un po’ è come se fosse così. Ho la fortuna di immaginare e raccontare 10, 100, 1000 vite alternative e in un certo senso di riviverle e farle rivivere. E’ il bello della fantasia, il bello dei libri fantasy…

Sì, il tempo ci cambia ogni giorno…

Io e Cele leggiamo storie e guardiamo cartoni insieme continuamente. E quando non li leggiamo o guardiamo, citiamo frasi, nomi e cantiamo canzoni. In un certo senso, viviamo continuamente nelle favole. Mi piace così tanto, mi piace che si porti i libri persino in bagno, e ripeta le storie, come se le stesse leggendo, facendo le voci e cantando le canzoncine. Il mio desiderio più grande per lei è che sia una grande sognatrice.

Ad ogni modo, il tema del tempo e del suo scorrere ricorre in tutte le favole più recenti. Solo per citarne alcune, in “Frozen“, quando ne “Il segreto di Arendelle“, Olaf domanda ad Anna: “Non ti preoccupa mai in concetto che nulla è permanente?” e Anna lo rassicura, ricordando che “sì, il tempo ci cambia ogni giorno”, ma… “in fondo le tue certezze tu le hai!”.

O nell’ultimo meraviglioso film Disney, “Encanto” (se non l’avete guardato, vi prego, fatelo!), quando nella canzone finale, Mirabel canta “Le stelle bruciano, tutto è mutevole, i giorni passano“.

Ma il tempo compare per dare un messaggio di speranza: il tempo passa, non possiamo fermarlo, ma fermati tu, un attimo, a godere di quello che vivi. E quella dolce malinconia è accolta, ed è racchiusa tutta nella tenerezza del pianto di gioia di Mirabel alla fine, quando assapora il suo scorrere, sapendo di avere la fortuna di aver vissuto ogni istante.

Istante eterno e perfetto, posso tenerti con me?

epifania

Avere un figlio è uno spartiacque, tra la percezione del tempo e la certezza del suo sfuggirci di mano.

Vedere la mia Cele crescere è una gioia immensa, ma è doloroso al tempo stesso: per questo sniffo il suo odore come una droga, e quando dorme resto lì a studiarne ogni dettaglio, nella speranza di fotografare ogni frangente, sebbene sappia che ancora non esistono barattolini che custodiscano battiti di vita.

Eppure, c’è un fatto…

Sebbene i figli diano la dolorosa percezione del tempo che scorre, regalano una consapevolezza che altrimenti non avremmo (almeno, a me è accaduto questo): qualche anno fa vivevo, ma non avevo la percezione così intensa che quello che lasciavo indietro era andato (nel senso di già vissuto!).

Oggi, invece, so che devo fermarmi, a guardare mia figlia quando usa quel che resta del rotolo della carta-igienica come cannocchiale e cerca le tracce per risolvere un “mesterio“; a sentire la sua vocina che cerca di imitare quell”aaaaaaa” di Elsa e non azzecca una nota che sia una; a annusare il suo profumo quando mi abbraccia e mi dice “mamma, ti amo così tanto“.

Io allora mi fermo e re-sto nell’istante. Non è come avere un barattolino che conserva l’attimo, ma va bene lo stesso, assaporo appieno quel battito di vita, sapendo che domani ne verrà un altro. Per questo, “La spirale del tempo” è dedicata a lei,

A Celeste, istante eterno e perfetto, il nostro tempo migliore

da LA SPIRALE DEL TEMPO

“Sì, il tempo ci cambia ogni giorno”, “le stelle bruciano, tutto è mutevole”… ma esistono battiti di vita che sono nostri, nostri per sempre. Afferriamoli. Re-stiamo nell’istante, teniamoli con noi.

Istante eterno e perfetto, posso tenerti con me?

La spirale del tempo

Alla fine di questo articolo, sapete due cose in più su “La spirale del tempo”: a chi è dedicato e che nella storia c’è un albero speciale… Cosa accadrà a quell’albero?

Non vedo l’ora che possiate leggerlo!

Per saperne di più, cliccate qui

la spirale del tempo

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