E se i gatti scomparissero dal mondo? Oppure, se fossero i telefoni, gli orologi, i film a scomparire?

Cosa saresti disposto a far sparire per guadagnare un giorno di vita in più? Avrebbe senso un giorno in più se nella tua vita di sempre mancassero le cose a cui sei abituato o che ami?

Con “Se i gatti scomparissero dal mondo”, Kawamura Genki racconta una storia dolce e malinconica che spinge a riflettere su ciò che è davvero importante nella vita e su quello che lasceremo dopo la morte, sul mondo che costruiamo intorno a noi. Nonostante i temi trattati, questo libro fa anche sorridere e scorre leggero e tenero, come una strana favola.

“Forse è perché sono destinati a finire, che la vita e l’amore sono meravigliosi”

Trama di “Se i gatti scomparissero dal mondo”

Se i gatti scomparissero dal mondo” è una lunga lettera, ma il destinatario lo scopriamo solo nelle ultime pagine. Sappiamo però chi la sta scrivendo, qualcuno a cui è stato diagnosticato un grave tumore e sta per morire. Di questo qualcuno, non sappiamo il nome, sappiamo solo che di lavoro fa il postino.

Se mettere in comunicazione le persone è il suo mestiere, il protagonista non è un grande comunicatore. Vive solo, in compagnia di un gatto, Cavolo, lasciato in eredità dalla mamma morta anni prima. Ma quando scopre di essere molto malato, a fargli compagnia arriva niente poco di meno che il Diavolo.

Un diavolo piuttosto strano, con sembianze umane, e vestiti hawaiani, tanto che lo soprannomina Aloha. E come ogni diavolo che si rispetti, propone un patto: gli concederà un giorno in più di vita in cambio di qualcosa da far scomparire.

Affare fatto, il protagonista accetta. Ma se i telefoni scomparissero dal mondo cosa succederebbe? E se scomparissero gli orologi? Certo, cose futili, ma i ricordi a loro legati, come la mettiamo?

Rinunciarvi però sembra fattibile, tutto sommato. Fino a quando si arriva ai gatti… così importanti nella vita del nostro postino. La scelta allora è ardua: sarebbe veramente in grado di dire addio per sempre al suo gatto Cavolo “solo” per avere un giorno in più di vita? E questa scelta, avrebbe davvero senso?

I gatti sono qualcosa di fantastico. Ti ignorano per la maggior parte del tempo, ma quando percepiscono che stai davvero male si avvicinano senza fiatare.

Questo non è un libro sui gatti

Nello scrivere la sua lettera, il protagonista di “Se i gatti scomparissero dal mondo” ripercorre la sua vita e i suoi ricordi, affrontando temi importanti, come i rapporti familiari, la malattia, la perdita, ma anche il perdono e l’ascolto.

Per quanto i gatti, in questa storia, siano importanti, sono un espediente, non sono i protagonisti, per arrivare a capire cosa sia davvero essenziale e a cosa, invece, nella propria esistenza si dovrebbe rinunciare davvero, come il rancore o la rabbia.

Non per niente le cose che il Diavolo fa scomparire per prima sono gli orologi e i telefoni, che scandiscono il ritmo delle nostre vite così assiduamente, a discapito di cose, relazioni e passatempi davvero importanti.

Solo quando arriva il momento di rinunciare ai film, è lì che il protagonista vacilla. Rinunciare ai film significa rinunciare alle storie e alla magia che portano con se. Ma anche di questo si può fare senza? Forse sì, ma solo per un giorno, quello in cui Aloha propone di dire addio ai gatti…

Un romanzo leggero e profondo allo stesso tempo

Solo in apparenza questo romanzo è banale, i temi trattati sono serissimi, profondi, anche se trattati in maniera semplice e delicata: la storia di Genki spinge alla riflessione, soprattutto su noi stessi e sul senso delle nostre vite. Il fatto che il protagonista non abbia nome ha senso se si pensa che potrebbe essere ciascuno di noi.

Cosa faremmo se scoprissimo di avere i giorni contati? Ci renderemmo conto, allora, che dobbiamo dare valore alle persone che amiamo, che dovremmo mettere via cellulari e orologi e dare senso alle nostre vite?

Il protagonista di “Se i gatti scomparissero dal mondo” ha i giorni contati, ma anche il tempo di rimediare a qualche errore, di perdonare e andarsene senza rancore. Ma cosa accadrebbe se così non fosse?

Una bellissima prefazione

Condivido con voi le prime righe di questa bella storia, una favola, che potrebbe insegnarci davvero tanto.

“Se i gatti scomparissero dal mondo.
Come cambierebbe il mondo, e come cambierebbe la mia vita?
Se io scomparissi dal mondo.
Il mondo non cambierebbe di una virgola e tutto andrebbe avanti allo stesso modo, giorno dopo giorno?
Sì, lo so, starai pensando che si tratta di domande assurde e che sto delirando. Ma vorrei che mi credessi.
Quello che sto per scriverti mi è accaduto negli ultimi sette giorni.
Sette giorni a dir poco pazzeschi.
Ah, dimenticavo: tra non molto morirò.
Dunque, come e perché siamo arrivati a questo punto?
È esattamente quello che sto per raccontarti.
Sarà una lettera molto lunga, ti avviso.
Però vorrei che mi seguissi fino alla fine.
Anche perché questa è la prima e l’ultima volta che scrivo una lettera indirizzata a te. Sarà il mio testamento.

Prefazione “Se i gatti scomparissero dal mondo”

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