Non poteva certo mancare la mia lista di libri preferiti del 2022.
Ai lettori, si sa, piacciono le liste: dei libri da leggere, dei libri letti, dei più belli di sempre, dei più belli del mese, dell’anno, della settimana. Tutte le volte ci casco anche io: alla fine dell’anno metto i libri letti uno sull’altro, li conto e li osservo: un po’ per rinfrescare la memoria e per ricordarmi quanti bei viaggi ho fatto.
Quest’anno i libri letti sono stati tanti per me e per il tempo a disposizione, 45, anche se sempre troppo pochi rispetto a quanti avrei voluto. Sono decisamente soddisfatta: ho scoperto nuove case editrici, tantissimi autori italiani, mi sono avvicinata a nuovi generi letterari, ho letto alcuni saggi interessanti.
Scegliere i libri preferiti del 2022 è sempre difficile, ma ce l’ho fatta: non sono necessariamente i più belli, ma quelli che mi hanno lasciato di più, che mi hanno più sorpresa o che hanno suscitato in me le più forti riflessioni. Eccoli sotto.
Libri preferiti del 2022
“I miei stupidi intenti” di Bernardo Zannoni, un libro unico, che resta, una storia che fa pensare, soffrire, ma che, per quanto abbia per protagonista la consapevolezza della morte, dello scorrere del tempo e dell’evolversi inesorabile delle stagioni, conferma la straordinarietà della vita che viviamo e del mondo che abitiamo.
“Il figlio di due madri” di Massimo Bontempelli. Un bambino, il giorno del suo settimo compleanno, dice alla mamma che vuole tornare a casa, dalla sua mamma… Ma non la mamma che ha davanti, l’altra, Luciana, dove esiste un’altra vita, nella stessa Roma, dove lui non è Mario, ma Ramiro… Geniale!
“Le donne dell’Acquasanta” di Francesca Maccani è un bellissimo romanzo che ricorderò per avermi fatto piangere a fiotti. Ambientato a Palermo alla fine dell’Ottocento, racconta le storie di un gruppo di donne impiegate come sigaraie alla Manifattura Tabacchi dell’Acquasanta.
“Quel che si vede da qui” di Mariana Leky, una storia lenta, una dolce fiaba che si appiccica addosso al lettore, che alla fine ti lascia con una dolce malinconia. Per cominciare, c’é un okapi, che per chi non lo conoscesse, “è un animale assurdo, molto più assurdo della morte”. E quando Selma lo sogna, tutti sanno che entro 24 ore morirà qualcuno.
“Il vento ci porterà” di Ciro Auriemma, il viaggio della protagonista Anne Marie è un viaggio da cui non si torna, la sua storia è dolce e aspra e simbolicamente è il viaggio che fa ogni donna per difendere il proprio diritto alla libertà, con la ferocia che a volte si rende disperatamente necessaria.
Aggiungo ai libri preferiti del 2022, due saggi che ho amato: “Big Magic” di ElizaBeth Gilber, sulla creatività e sull’importanza di vivere una vita creativa, e “Se niente importa” di Jonathan Safran Foer, sugli allevamenti intensivi e sulla nostra vita da carnivori.