Di “Nina sull’argine” mi è piaciuto molto il parallelismo tra i lavori per la realizzazione di un argine e lo scavo psicologico
“Corpi celesti” non mi ha conquistato, ma ci sono almeno tre ragioni per cui andrebbe letto (oltre alle 3 per cui non mi è piaciuto)
Perché il bambino cuoce nella polenta, dolorosa testimonianza di chi deve lasciare la propria casa e insegue per tutta la vita la felicità
“Quel che si vede da qui” mi ha lasciato per giorni una sensazione di tenerezza e felicità, mista a malinconia e tristezza…
Per me “Morsi” è un romanzo sul cambiamento, su quello inevitabile che travolge tutti e tutto, sulla perdita e la sua accettazione
Dopo aver letto “Abbiamo sempre vissuto nel castello”, datemi tutto di Shirley Jackson e ve ne sarò per sempre grata
Recensione “Il paese del buio”, degno seguito della saga di Hazel Wood dopo “Oltre il bosco”, conferma della maestria di Melissa Albert
“Il castello incantato di Olia”: Il fantasy non è solo per ragazzi, ogni tanto anche noi adulti abbiamo bisogno di credere nella magia
“Vita nostra”, una grande metafora di una trasformazione dovuta a un cambiamento obbligatorio e doloroso, prima imposto, poi cercato
I miei libri preferiti del 2021 sono legati da un filo rosso, sono tutte storie di donne, oppresse che si ribellano, che rinascono…
“A questo punto, dimmelo tu, dottore […] Come faremo a salvarlo da sé stesso? A salvarci da quello che abbiamo risvegliato dentro di lui?”.